Il Petfood, un mercato che non si ferma mai
30 Maggio 2023
Secondo il rapporto Fediaf il 46% delle famiglie dell’Unione Europea possiede un animale domestico. Questo dato si riflette sulle dimensioni del mercato pet food in Italia, dove nelle famiglie italiane vivono quasi 65 milioni di animali da compagnia, di cui 9 milioni di cani e 10 milioni di gatti.
L’alimentazione di queste due specie rappresenta il principale valore del mercato petfood e petcare. Nel 2022 i prodotti per l’alimentazione di cani e gatti hanno sviluppato un giro d’affari pari a 2.759 miliardi di euro, con una crescita in valore rispetti all’anno precedente del 11,4% (dati Rapporto Assalco – Zoomark2).
A dimostrare l’aumento della importanza degli animali da compagnia, all’interno delle famiglie italiane, è anche il fatto che se si rapportano la crescita a valore e a volume del mercato, risulta più marcata la prima.
I consumatori stanno diventando sempre più attenti ed esigenti alla qualità dei prodotti dedicati ai loro animali domestici. Si è infatti rilevato un netto incremento della fascia di prodotti “premium” e in generale una maggior disposizione alle spese per il benessere degli animali domestici
Contemporaneamente a questo trend c’è anche un’evoluzione dei canali dove è possibile acquistare i prodotti pet. Oltre ai classici negozi per animali e agli appositi reparti all’interno dei supermercati, diventa significativo il ruolo delle catene specializzate, il cui peso negli ultimi 15 anni è passato dal 29,6% al 41.3% del totale (dati Assalco-Zoomark).
Una delle più diffuse catene specializzate di petfood è Arcaplanet con i suoi 500 punti vendita, che oltre che aver acquisito parte dei negozi Maxizoo, punta all’espansione del franchising anche all’estero.
Anche in questo settore accanto ai canali fisici si affiancano quelli digitali, che secondo una ricerca condotta da Euromoniror International, il canale online in Italia è ancora limitato ad una quota del 2/3% relativo al fatturato totale dell’alimentare, ma a breve sarà sicuramente in forte crescita.
La Gdo, con prodotti petfood a marchio e con spazi più grandi e più attrattivi dedicati espressamente agli animali domestici cerca di competere con i canali specializzati.
Inoltre si scoprono nuovi canali distributivi nelle farmacie, che valorizzano e avvalorano, in modo particolare i prodotti per le patologie degli animali.
I prodotti che prima si dividevano semplicemente in cibo umido e secco, adesso sono molto più specifici e puntano a soddisfare le esigenze del singolo animale. Si può quindi acquistare mangime relativo alla razza dell’animale, alla sua età ed anche alle sue patologie, allergie e intolleranze varie.
Inoltre il trend della alimentazione umana si riflette, ormai in modo deciso, su questo settore, in cui si trovano prodotti senza glutine, interamente vegetali, biologici e ipocalorici.
Infine il valore dei prodotti fuori pasto (biscotti e snack) è quasi triplicato tra il 2007 e il 2021.
Il settore petfood in generale è dominato da grandi multinazionali dell’alimentare, che al loro interno racchiudono molteplici marchi per l’alimentazione di cani e gatti. Sta crescendo comunque la domanda di prodotti Made in Italy, per marchi molto specializzati e trasparenti nella composizione dei prodotti, marchi di eccellenza quali Monge e Almonature.
L’Italia si attesta tra i primi paesi in Europa per le dimensioni del mercato e adesso si propone con successo come esportatore del prodotto petfood Made in Italy, registrando una crescita nel 2022 del+ 22% rispetto all’anno precedente. Il mercato del pet food in Italia si dimostra dinamico, sempre pronto a innovarsi per rispondere alle sempre più pressanti richieste di acquirenti, decisamente più preoccupati della salute dei loro compagni.